Si potrebbero programmare corsi di recupero Gender. Avvio: estate 2016. Dopo mesi e mesi in cui si parla di strane ideologie, di libri da bruciare, di pericolosi insegnamenti nelle scuole – e in cui non si è capito niente e regna sovrana la confusione più assoluta – a qualcuno potrebbe già essere balenata in testa l’idea di fondare un istituto ad hoc per aiutare quanti avranno incontrato difficoltà nell’apprendimento o non hanno seguito per scelta le obbligatorie materie col bollino “G” o non sono stati capiti dai docenti titolari di cattedra.
L'attività formativa, per non fare discriminazioni, potrebbe essere rivolta a tutti gli alunni di ogni ordine e grado che alla fine dell'anno scolastico 2015-2016 risulteranno non promossi e rimandati a settembre nelle specifiche materie Gender.
Nessun pagamento in denaro dovrebbe essere dovuto. I genitori potranno liberamente pagare in natura, con baci e abbracci ai docenti. Si accetteranno pure strette di mano, pacche sulle spalle o anche sguardi di gratitudine.
Agli iscritti verrà fornito materiale per la frequenza, da scegliere nell’apposito elenco di libri aventi il bollino Gender. Per la prima volta potrebbe essere applicato il metodo di studio “Gendering”, rispettoso di tutti i protocolli scientifici a garanzia della qualità didattica.
Si prometterà massima serietà con la formula "soddisfatti o rimborsati". In caso di delusione, i genitori dei frequentanti verranno rimborsati con baci e abbracci ed eventualmente con strette di mano, pacche sulle spalle o ammiccamenti di gratitudine.
Le classi saranno aperte e a numero aperto. Lo slogan potrebbe essere: Istituto Gender, sempre tra la gende.
Raimondo Moncada (genere maschile)