L’Italia è una
Repubblica Democratica, fondata sulla benzina. Blocca le strade, impedisci i
rifornimenti alle stazioni di servizio e la nazione si ferma, in ogni attività,
anche quella esistenziale. Senza benzina, si ferma il trasporto merci, si ferma
la circolazione dei generi alimentari e di acqua potabile, si fermano le
ambulanze, si fermano gli autobus, si fermano i pendolari, si fermano i mezzi
di soccorso e di sicurezza. Chiudono gli ospedali, chiudono i supermercati,
chiudono le aziende, chiudono le scuole, chiudono i porti, chiude lo Stretto di Messina. Senza benzina non si vive, specialmente in una nazione di
pendolari e in un’isola come la
Sicilia . Una settimana di blocchi e la Sicilia è stata messa in ginocchio. Con blocchi e
scioperi ad oltranza, il popolo di Sicilia farebbe la fine del topo. Per
protestare contro il governo di Roma, con giuste ragioni, si fa del male alla
propria gente nella propria terra.
Iliubo
Post Scriptum
Comunicazione di servizio a chi ha orecchie per intendere: in caso di scioperi ad oltranza con blocchi delle vie di comunicazione, forniteci di una efficace alternativa alla benzina. Cominciamo col mettere in circolazione automezzi pubblici e privati alimentati a corrente elettrica o energie alternative. Immaginiamo bus, treni, tir e automobili con le pale eoliche, con pannelli fotovoltaici, con mini centrali atomiche o con meccanismi che sfruttino il meteorismo umano.
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