mercoledì 28 novembre 2007

Riflessioni con i piedi sul caro-vita e sui prezzi impazziti


I prezzi corrono impazziti a una velocità incontrollata. Salgono solo, non scendono mai ed il caro vita diventa sempre più caro (e non nel senso di "affettuoso"). Faccio un esempio. Due anni fa ho fatto spontaneamente la revisione “obbligatoria” dell’auto in una officina autorizzata costandomi 42 euro. Oggi, sempre spontaneamente e sempre nella stessa officina autorizzata, ho fatto la revisione obbligatoria (si fa ogni due anni!) dell’auto pagando 65 euro. Il costo della revisione dell'auto, spontaneamente obbligatoria, in due anni è aumentata di 23 euro.
Il caro-vita ci spinge oggi a profonde meditazioni sulla insostenibile pesantezza dell'essere. Ecco alcune illuminanti riflessioni sul costo dell’esistenza. Un po’ di positività ci tira su! L’ottimismo, d’altronde, mette le ali ai piedi!

Se con l’introduzione dell’euro già nel primo gennaio 2002 tutto di colpo è raddoppiato di prezzo; se il potere di acquisto dei salari con la circolazione della nuova moneta si è dimezzato in pochissimo tempo e continua a perdere miseramente; se gli stipendi, con i contratti mai rinnovati, rimangono sempre uguali; se il costo di tutti i beni di consumo aumenta giorno dopo giorno in modo incontrollato; se prima con 50 mila lire ci facevi un pieno di benzina all’auto e ti davano pure il resto e utili regali mentre adesso con 50 euro non arrivi a riempire neanche il serbatoio della moto e sei costretto pure a comprarti i bollini per ottenere i gadget della stazione di servizio con l’aggiunta però di un contributo in soldi; se fino a qualche anno fa una pizza margherita la pagavi 4 mila lire e adesso ti chiedono da 5 euro in su; se prima con duecento lire ci prendevi un sacchetto di patatine fritte e adesso ce ne vogliono due euro per sgranocchiarle; se prima per fare divertire i tuoi figli alle giostre con diecimila lire ci facevi l’abbonamento per una settimana mentre adesso ci vogliono cinque euro per soli tre giri di cui il terzo te lo danno in omaggio; se per riparare uno pneumatico chiedono 5 euro e prima te ne chiedevano duemila lire ed erano cari; se un cono gelato lo pagavi con la vecchia moneta 500 lire e adesso ti costa quasi due euro; se un lavoratore ha il crescente assillo di arrivare a fine mese con lo stipendio (che si chiama anche mensilità!) arrivando a coprire solo un paio di settimane; se un disoccupato non ha alcun pensiero; se prima dell’euro con cinquantamila lire di spesa al supermercato ci riempivi un carrello e adesso con cinquanta euro di spesa ti prendono alla cassa per pezzente; se le tasse statali aumentano sempre, di anno in anno; se di anno in anno aumentano pure i tributi locali; se pochi anni fa la soglia di povertà era di 500 mila lire (ma in qualche modo ci campavi) e adesso è di 500 euro (e ti spariscono subito); se con mille euro al mese non ci campi più una famiglia; se la bolletta di luce, gas e telefono è ormai alle stelle; se il costo delle case è diventato proibitivo e l’affitto di una modesta casa ti costa in media dai 500 ai 700 euro in una città ancora a misura d'uomo; se per vivere in strada da barbone fra qualche giorno ti chiederanno pure il pagamento del suolo pubblico; se…

L’autore di queste riflessioni non è riuscito a completare il concetto perché all’ennesimo “se”, a quanto pare, è corso in centro a chiedere l’elemosina ai passanti con la speranza di riuscire a comprarsi una rivoltella con una pallottola.
Per fare cosa? Possiamo intuirlo. Se di rubare non ha mai rubato e non ruberà mai. Se non è nel suo animo fare l’estortore, il sequestratore, l’intimidatore, il sicario, il mafioso, il camorrista, il chitarrista, il sassofonista, il batterista, il trombettista…

iliubo
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