venerdì 7 agosto 2009

La carta igienica di Garibaldi di che marca era?


Domande che non mi fanno dormire. Quesiti che non mi lasciano sereno per tutta la giornata. Assilli che mi tormentano l’anima. Quante manie! Quanti pensieri! Quante contorsioni del cervello! Quante elucubrazio ni incontrollate che mi rosolano! La mente che va per i fatti suoi! E tu a pregare, a stare seduto per ore in meditazione per cercare di scacciare i pensieri malefici, per controllare l’attività mentale, per ritrovare la pace interiore e il controllo sul tuo essere supremo!
- Ma la carta igienica rimane igienica anche dopo l’uso?
- Ma la carta igienica ha bisogno delle mani igieniche?
- Ma la carta igienica, se rimane tanto tempo in un bagno non igienico, resta sempre igienica?
- Ma la carta igienica deve essere per forza bianca e a rotoli?
- Ma la carta igienica non può essere sostituita da giornali igienici ormai datati?
- Ma la carta igienica quando si strappa mentre la usi garantisce sempre l’igiene?
- Ma la carta igienica chi l’ha inventata?
- Prima della carta igienica cosa c’era?
- È vero che prima della carta igienica c’erano le foglie igieniche?
- È vero che senza la carta igienica non si può andare in bagno?
- Ma i ricchi sfondati usano la carta igienica?
- La carta igienica dei ricchi è uguale alla carta igienica dei meno ricchi?
- E se la carta igienica dei ricchi è diversa dalla carta igienica dei poveri com’è la carta igienica degli agiati?
- La carta igienica “dieci rotoli di convenienza” è davvero conveniente?
- La carta igienica può essere fatta di carta abrasiva?
- La carta igienica può essere sostituita dalla grattugia del cacio?
- Qual è la differenza tra la carta igienica e la carta da parati?
- Qual è la differenza tra la carta igienica e quella antigienica?
- Cosa distingue la carta igienica industriale da quella fatta in casa?
- Ma prima dell’avvento della carta igienica a rotoli, cosa utilizzavano i nostri padri e i padri dei nostri padri?
- Garibaldi, ad esempio, con che cosa si è pulito il culo dopo l’incontro di Teano quando gli è venuto di fare il bisognino?
- E se Garibaldi ha usato la carta igienica, di che marca era?
- E sua maestà il sovrano dell'Italia finalmente unita utiulizzava carta igienica, foglie igieniche o editti igienici?
- E mio cognato Tano?

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: http://www.iliubo.blogspot.com/”)

martedì 4 agosto 2009

Ospedale Agrigento, carceri di sabbia per i colpevoli


Il nuovo “ospedale di sabbia” di Agrigento sarà buttato giù. Come contropartita, saranno cancellate tutte le malattie e sarà impedito l’ingresso o il manifestarsi di infezioni e malanni nel vasto territorio servito dal nosocomio pirandelliano. Agrigento diventerà porto franco, “paradiso della salute”. A tutti i cittadini residenti nel circondario verrà donato un costoso kit dai poteri immunizzanti. Consentirà agli agrigentini di non contrarre patologie cliniche, di non essere coinvolti in incidenti di qualsiasi genere e, soprattutto, di non morire. Si farà in modo che nessuno più avrà bisogno di cure ospedaliere. Il kit miracoloso e miracolante conterrà, tra le altre cose, elisir di lunga vita, vaccini di ultima generazione, modificatori genetici, corni, ferri di cavallo, libri di preghiere, compendi sugli scongiuri, toccatori robotizzati di palle.
Si tratta di una proposta choc, prendere o lasciare, che arriva a pochi giorni dall’emissione del clamoroso provvedimento giudiziario di sequestro e sgombero del nuovo ospedale di Agrigento di contrada Consolida. Il nosocomio, immolato a “San Giovanni di Dio”, sarebbe stato costruito, secondo i periti della Procura della Repubblica, con calcestruzzo depotenziato con eccessiva rena. Il nuovo ospedale, ha ordinato la magistratura, deve pertanto essere svuotato entro un mese di tutti i pazienti e di tutto il personale medico e paramedico. Tutti fuori! Tutti in vacanza! Si ha il timore che in caso di eventi sismici, la struttura non regga e cada giù come un castello di sabbia così come è accaduto a L’Aquila.
Una situazione inverosimile, allucinante, difficile da credere e accettare. L’opinione pubblica grida allo scandalo e reclama la testa dei colpevoli: come si fa, si chiede, a costruire un’opera pubblica di tale importanza che si rompe con un grissino?
Ma attenzione a condannare preliminarmente e sommariamente mossi da sentimenti di ira e vendetta. E' un vecchio vizio italico. Prima si debbono chiudere le indagini e poi si dovranno celebrare gli eventuali tre gradi di processo. Calma! Calma! Però, se dovesse venire confermata la tesi accusatoria e se dovessero essere accertate delle responsabilità, proponiamo per coloro che saranno dichiarati colpevoli una pena all’ergastolo da scontare all’interno di una struttura ospedaliera costruita appositamente con sola sabbia depotenziata in zona ad altissimo rischio sismico (va bene anche un penitenziario costruito con barrette di crackers, come suggerito dal prototipo che abbiamo già allo studio e che vi mostriamo in anteprima nella foto).
Intanto, al “San Giovanni di Dio” la paura prende il sopravvento e si cominciano ad adottare le prime precauzioni. Nei reparti è stato fatto divieto assoluto di evacuazione (nel senso intestinale e gassoso del termine) e sono state vietate le giustificate imprecazioni rumorose di incazzati pazienti, familiari di pazienti, medici, familiari di medici, infermieri, familiari di infermieri, amministrativi, familiari di amministrativi, operai e tecnici, familiari di operai e tecnici. Per non parlare delle centinaia di imprecatori dell’indotto che da anni si occupano della fornitura di materiali e attrezzature, servizi bar e giornali, ristorazione ecc. e che rishciano di perdere il lavoro e una fondamentale fonte di reddito.
Ma non ci sarà bisogno di bestemmiare se si accetta pacatamente, pacificamente, pazientemente la proposta choc: la cancellazione dalla faccia della terra dell’ospedale agrigentino in cambio di un salvacondotto per tutti gli utenti o potenziali utenti della struttura sanitaria. Gli imprenditori, i commercianti e tutto il personale dell’indotto continuerebbero la propria attività lavorativa al servizio delle avveniristiche carceri nel deserto sismico che saranno realizzati con fine sabbia del Sahara o con lastroni di gustosi crackers friabili per ospitare detenuti ritenuti colpevoli di aver attentato alla salute pubblica.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: http://www.iliubo.blogspot.com/”)
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