venerdì 17 luglio 2015

Il futuro sarà senza peli? Il dibattito arrovella l'estate

Il dilemma di ogni estate: mi depilo o non mi depilo? 
Che noia! Sempre la stessa domanda. Ma quante cose, alla fine, facciamo sempre uguali?
Le altri estati non mi sono mai depilato: mi spilo, per carattere. Non sono portato per l'azione depilatoria. Solo la barba, ogni tanto, per farmi riconoscere e apparire giovane. L'apparenza, nel nostro mondo, e soprattutto nella nostra testa, ha la sua pressante importanza. 
I peli, per loro natura (così ci è dato credere), sono superflui. Ma alle scimmie non l'ho mai detto. Né, penso, lo dirò mai. Non ho il coraggio e non trovo le parole. Lo capiranno da sole, col tempo. E anche loro, cominceranno, nella giungla equatoriale, ogni volta che sentiranno da Tarzan i primi allarmi meteo sul caldo più caldo in arrivo, a cercare qualche rasoio o ceretta a strappo (i più pazienti li rimuoveranno a uno a uno). O cominceranno ad affollare i centri estetici dove c'è la fila di uomini e donne. E così anche i peli diventeranno un problema di tutto il mondo animale. 
Ho solo una certezza: il futuro è senza peli. Lo dicono tutti gli indicatori. Perciò, superiamo ogni remora e diamoci da fare per sostenere la rivoluzione depilatoria. 

Raimondo Moncada
www.raimondomoncada.blogspot.it 

La mafia nei souvenir e nelle cartoline illustrate della Sicilia


Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca) ha uno stretto legame con la Germania. In terra tedesca è ambientata una parte significativa della storia di Calogerino, il protagonista del romanzo, che si mette in testa di diventare il killer più spietato della spietata storia della mafia senza, però, essere capace di uccidere una sola mosca, una sola zanzara, un solo moscerino.È Calogerino che va satiricamente in Germania. Ora, per niente satiricamente, la Germania viene nella terra di Calogerino. A calamitare i tedeschi in terra sicula: l’arte, i monumenti, il mare, ma anche i luoghi legati a noti boss o dove sono stati ambientati celebri film e romanzi che hanno a tema la mafia. si organizzano visite guidate con tanto di pacchetto turistico organizzato.  

Chissà se nel pacchetto, a sorpresa, ci sarà anche il condominio dove si è plasmato il cervello di Calogerino? Mah! Siamo curiosi di saperlo. 



A “spararsi” la notizia del “tour mafioso” è stato il quotidiano Italia Oggi in una corrispondenza da Berlino del giornalista Roberto Giardina, siciliano di origine, che non nasconde indignazione e perplessità. “Cosa direbbero i tedeschi – si chiede – se noi organizzassimo un tour sulle tracce di Hitler”. Il titolo Italia Oggi è forte: “Tedeschi in ferie con la mafia”. L’occhiello spiega: “Reclamizzato in Germania un tour in Sicilia sui luoghi della cosiddetta onorata società”.
Si richiama l’inserto domenicale del giornale tedesco Welt che, su un'intera pagina, riporta il titolo “Reiseziel Mafia”, meta del viaggio la patria del padrino.“Mandare i turisti nel paese nel retroterra della mia Palermo, in piena estate, - ci dice Roberto Giardina – mi sembra meglio che consigliare la scontata Taormina. Comunque, si può fare l'uno e l'altro”.


Il viaggio è offerto dalla Dertour. Il titolo del pacchetto è già un programma: “Legenden und Gegenwart auf den Spuren der Cosa Nostra”, leggende e presente, o realtà, sulle tracce di Cosa Nostra. Otto giorni in bus per scoprire la Sicilia in un mix “esplosivo” che prevede arte, mare, sole, montagna, escursioni programmate in luoghi legati alla mafia, ma anche in quelle realtà che alla mafia si oppongono (lo stesso Welt evidenzia i “luoghi di resistenza”).

Non manca, nel pacchetto, una capatina nei suggestivi paesaggi del film del commissario Montalbano, personaggio uscito dalla fantasia del sicilianissimo Andrea Camilleri. Così come non manca l’escursione nei luoghi del celebre film “Il padrino” da cui ha preso le mosse lo stesso romanzo “Mafia ridens (ovvero il giorno della cilecca)”.

Tappe obbligate: le perle siciliane pregne di storia, di civiltà, di suggestioni, di sicilianità (quella bella, positiva), di azzurro mare, di oro tufaceo dei templi greci: Taormina, Siracusa, Monreale, Mondello, Palermo, Selinunte, Erice, Marsala e la Valle dei Templi di Agrigento meraviglia dell’umanità luogo natio di Calogerino.



Il turismo muove l’economia turistica (trasporti, benzina, alberghi, ristorazione, pub, discoteche, stabilimenti balneari…) E anche il commercio dei souvenir. Con il boom delle presenze turistiche, aumenta inevitabilmente la richiesta di oggetti e indumenti caratteristici, folcloristici, che di ritorno a casa ti ricordano la vacanza o il pellegrinaggio in un luogo sacro. 

Ce ne sono di particolari in distribuzione nei negozi di souvenir aperti nei siti turistici: magliette o cartoline con il Padrino raffigurato da Marlon Brando; sculture, spilline, magneti, apribottiglie, tazze per il latte, che ritraggono personaggi con i baffoni e la lupara a tracolla. Ma anche donne con un vassoi di arancine in una mano e nell’altra un mitra.Dove c'è la domanda c'è anche l'offerta e dove c'è l'offerta si acquista pure. E' legge di mercato. 

La richiesta potrebbe portare a una rivoluzione anche nei nomi. Potremmo ritrovare presto anche in Sicilia (all’estero sono una realtà, suscitando indignate condanne) trattorie o negozi con insegne o pietanze che hanno un riferimento preciso alla mafia. E, di questo passo, potremmo vedere anche altro (come veder spuntare a sorpresa, dietro un muretto di nude pietre o dietro una spinosa pala di ficodindia, attori nei panni dei mafiosi o mafiosi in carne e ossa nei panni degli attori senza però lupare o baffoni). Pregiudizi negativi, radicati, internazionali, che identificano e mettono in ombra l’isola del sole

Concludiamo, a tal proposito, citando un brano tratto dal romanzo Mafia Ridens

“Puoi esserti diplomato all’università della Legalità con il massimo dei voti, la lode e il bacio in bocca con la lingua. Non c’è nulla da fare: il siciliano, per il solo fatto di essere nato in Sicilia, è mafioso e basta. La mente umana, per pigrizia, tende a generalizzare. I siciliani sono così tutti mafiosi come gli africani sono tutti venditori di accendini e le olandesi sono tutte bone e te la danno con faci­lità”.      

Tratto dal blog www.mafiaridens.blogspot.it 



P.S. Le foto sono state scattate in Sicilia, in negozi di souvenir 



LINK UTILI      

Ecco la pagina della DerTour che pubblicizza il pacchetto Sicilia LINK

Ecco l’articolo di Roberto Giardina su Italia Oggi LINK

Ecco il servizio uscito sul giornale tedesco Die Welt LINK    

lunedì 13 luglio 2015

Estate, l'acqua da bere per difendersi dai bollini rossi

È estate e siamo a luglio. Ogni giorno leggo e sento allarmi meteo che si accompagnano a immancabili bollini rossi. In radio ne ho sentito uno che è sembrato un bollettino di guerra: "Le regioni più colpite dal caldo sono..."
E giù l'elenco delle zone sfortunate. 
Le regioni più colpite dalla
stagione estiva? 
Tutta colpa del solito caldo ciclone e anticiclone che ogni anno, da sempre, in estate, arriva dall'Africa. Non sui barconi. No. Ma cavalcando i venti che si spostano con una gran massa d'aria clandestina ed extracomunitaria che attraversa senza controlli e i necessari blocchi navali il Mar Mediterraneo. 
Ogni giorno interventi in ogni Tg, in ogni radio giornale. Spostandomi in macchina, ascolto con apprensione. Le notizie sui terroristi islamisti, sulla Grecia, vengono quasi oscurate dalla paura del caldo. Dopo gli allarmi, ci dicono di non preoccuparci. C'è il massimo dell'attenzione: 
"È mobilitata la protezione civile".
Agli esperti si chiedono consigli su consigli per superare indenni l'insolita estate (potrebbe fare però un po' di freddo siberiano). 
"Proteggetevi all'ombra, con i berretti, bagnatevi però la testa, la fronte, le orecchie, il naso, la gola, con acqua fredda, non calda. Se è calda, riscaldatela prima. Per purificarla. E poi raffreddatela in frigo".
Tutto qui? 
"Entrate nei negozi, ma non per fare acquisti. Solo per godere gratuitamente, senza sconti, della refrigerante aria condizionata. Fate finta di essere interessati agli acquisti così nessuno vi guarderà male. E poi, se siete fuori,  passeggiate sotto viali alberati. Ma solo se siete costretti. Se potete, non uscite di casa e accendete i ventilatori, fate buon uso dei ventagli, soffiatevi, spogliatevi, depilatevi... E bevete, bevete tanto. No alcol per dimenticare il caldo. Ma acqua, tanta buon'acqua naturale. Va pure bene quella del rubinetto. Deve essere però potabile". 

Raimondo Moncada 
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