sabato 15 maggio 2010

Berlusconi Casanova al Carnevale di Sciacca


Silviu u fimminaru (Silvio il playboy!). Berlusconi Casanova. È uno dei carri allegorici più belli e più fotografati della 110/ma edizione del Carnevale di Sciacca che eccezionalmente quest’anno si sta svolgendo in un periodo primaverile pre-estivo (venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 maggio 2010).

Il carro allegorico, realizzato dall’associazione “Archimede”, ha un nome che è tutto un programma: “Casanova, soddisfatte e rimborsate”. Merita davvero la nostra attenzione e tanti ma tanti rullini fotografici (oggi freddamente memory-card). Il carro su Silvio Casanova si inserisce nella straordinaria tradizione dello storico Carnevale di Sciacca. In esso si fondono le straordinarie capacità di modellazione dei maestri ceramisti saccensi, le eccezionali abilità nel trattare la cartapesta, l’intelligenza nella composizione dell’allegoria, la sensibilità artistica unica nel suo genere che affonda le sue radici in una storia lunga oltre un secolo. Tanti ingredienti che, non a caso,fanno del Carnevale di Sciacca uno degli appuntamenti più apprezzati, più visitati, più belli e più allegri della Sicilia e dell’’Italia Unita.
La satira, come si sa, colpisce sempre il potente di turno. Se un politico non viene preso di mira, non è nessuno e si mette a piangere e a pregare affinché qualcuno lo prenda in giro. E il nostro premier non può certo lamentarsi anche con i Carnevali d'Italia. Sciacca quest'anno gli dedica un carro allegorico che merita la visita ufficiale del presidente del Consiglio (chissà che non arrivi! e non si faccia la sfilata nel centro storico della città, ballando, cantando e divertendosi sopra il carro).

L’inno che accompagna lo stupendo carro allegorico di Silvio Berlusconi “Casanova” esalta le capacità dell'uomo come grande fimminaro, grande amatore, grande profeta dell’amore vero. Silvio Berlusconi, come si vede dalla foto, è raffigurato sorridente, gaudente e con una chiave in mano ( a significare cosa?) con ai piedi una bella pupa.

Il testo dell’inno, scritto da A. Sclafani, recita testualmente:

Notu fimminaru vero macho non ce n’è
Granni ricuttaru dentro i night e nei privè.
È l’uomo perfetto e anche a letto credi a me
La donna affatturata per luo è.
Promette grandi amori… chissà se li manterrà
Regala rose e fiori ruba cuori qua e là.
Prova anche tu con casanova,
ogni donna lui ci prova
per poi farla innamorà…

gira ‘ntunnu gira… Casanova ma chi fai?
Soddisfatte e rimborsate iddi e tu si ‘nmezzu i guai
E non pi farmi li fatti toi…
Finiscila di fari u playboy
Gira ‘ntunnu gira… Casanova ascuta a mia
Già l’Italia è consumata e tu hai sempri sta mania
Ricordati che tu sei stato eletto,
nun pinsari cchiù a lu letto
goditi stu carnevà…

grande latin lover non puoi neanche immaginà…
tra un festino e un party ama la mondanità,
Lario e la Daddario una lunga lista c’è
E Noemi che si fa valer…
È un romanticone, Don Giovanni un gigolò
Regala versi e rime questo mitico rondò,
esso con la femmina è divino, un Rodolfo Valentino
che ama l’arte dell’amor.

Da un libretto diffuso al Carnevale di Sciacca, leggiamo che il progetto di "Casanova, soddisfatte e rimborsate" è di E. Scrittone; i costruttori: E. Certa, M. Venezia, F. Bivona, D. Russo; i modellatori: fratelli Scrittone, F. Certa, fratelli Soldano, L. Campo, G. Mandracchia, D. Santangelo; le strutture e i movimenti: M. Venezia, E. Tiba, A. Bentivegna; il copione: D. Russo; l’inno e le musiche: A. Sclafani; decorazione artistica: fratelli Scrittone, fratelli Soldano, G. Mandracchia, D. Santangelo, L. Campo, F. Certa.


Iliubo
(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)


venerdì 14 maggio 2010

Juventus, il bianconero brilla a Sciacca


Il bianconero ha brillato oggi in tutto il suo nobile tono. A Sciacca si è ridestato il suo leggendario colore e blasone. Grande iniziativa del locale Club Juve Doc dedicato alla memoria del mitico presidente “Gianni Agnelli”. I locali della storica ex Chiesa di Santa Margherita del XVI secolo si sono di colpo impregnati della viva e ferita fede del popolo juventino nella vecchia Signora del calcio italiano.
Grande partecipazione da tutta la Sicilia (e non solo) per il primo appuntamento della conferenza regionale “La Juve nel Cuore” tutto incentrato sul tema “Gli agnelli di ieri e i lupi di oggi”. Ospiti e relatori illustri della manifestazione sono stati lo scrittore e giornalista Gigi Moncalvo (autore del libro “I lupi e gli agnelli”) e Salvatore Cozzolino, redattore del portale Ju29ro.com (autore della pubblicazione “Che fine ha fatto la Juve?”). Entrambi ficcanti, lucidi ed illuminanti nei loro ragionamenti tanto che siamo diventati Juventini e anti di tante altre squadre italiane.
Una iniziativa, quella promossa oggi a Sciacca, unica nel suo genere, coraggiosa per certi versi, in cui si è ampiamente discusso del passato glorioso della Juventus e si sono trovate le ragioni del turbine giudiziario di calciopoli “a senso unico” che si è abbattuto sulla società torinese. La conferenza è stata presentata dal giornalista e scrittore agrigentino Raimondo Moncada. L’approfondito dibattito è stato mirabilmente moderato dal giornalista Michele Scimè. Ci sono stati, tra gli altri, gli apprezzati interventi telefonici di Luciano Moggi (atteso a Sciacca come ospite d’eccezione, ma ha spiegato i lotivi della sua improvvisa assenza) e del noto giornalista televisivo Oliviero Beha. Sono poi intervenuti il presidente del Club Juve di Sciacca “Gianni Agnelli” Luigi Sclafani, l’addetto alle pubbliche relazioni dello stesso club Carmelo Falco e l'assessore Antonino Turturici.
Sala stracolma di tifosi juventini doc, provenienti da ogni parte della Sicilia e di oltre Stretto di Messina. Erano presenti, tra gli altri, i club juve doc di Partanna, Castelvetrano, Leonforte, Santa Lucia del Mela, Menfi, Montevago, Valguarnera e Massa Carrara.
Quello di Sciacca è stato un atto d’amore e di fede nei confronti della Juventus e un momento di illuminante analisi sulla recente storia della società in cui, secondo gli intervenuti, ci sarebbe stata una congiura interna e un’interessata azione esterna per distruggere l’onore, la storia, l’onorabilità della Vecchia Signora e azzoppare per sempre la sempre vittoriosa Zebra. Tra i simboli esposti nel salone del Santa Margherita di Sciacca, vi segnaliamo uno scudetto con il numero 29.


Iliubo
(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

mercoledì 12 maggio 2010

Salone del Libro, code per toccare “Ti tocca”


Il Salone Internazionale del Libro di Torino, anche quest’anno, si presenta come appuntamento “toccante”. Al Lingotto, da domani 13 a lunedì 17 maggio ci sono i più grandi nomi della letteratura del mondo e le ultime novità editoriali. Per la gioia di tanti appassionati, c’è ancora il libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello scrittore Raimondo Moncada che, in questi mesi, ha tanto fatto toccare e ritoccare i lettori più vivi e spiritosi.
Il libro rivelazione 2009 e 2010 viene presentato, nella sua seconda edizione, in tutta la sua toccante bellezza nel Padiglione 2, allo stand J170-K169. A presentarlo la Csa Editrice, l’azienda di Crotone che per prima ha creduto su “Ti tocca”.
La Fiera del Libro di Torino, dunque, diventa un’imperdibile occasione per venire in contatto con “Ti tocca anche se ti tocchi”, ammirarne la straordinaria copertina, prenderlo in mano, toccarne le pagine, aprirlo, rubare qualche sprazzo di lettura, assaggiarne il sottile umorismo, farsi pervadere dal senso di vivace vitalità che il prezioso volume emana.
È l’evento degli eventi del Salone 2010. Alla vigilia, si preparano le strade piemontesi per le lunghe file al botteghino. Le biglietterie sono state potenziate per il carico di prenotazioni provenienti da tutto il mondo. Negli alberghi torinesi si registra da settimane il tutto esaurito. Mentre in metropolitana, in tutti i mezzi pubblici non c’è più posto. Tutte le biciclette sono state già noleggiate. Per ammirare dal vivo il libro di Raimondo Moncada, dunque, ci si dovrà recare in Fiera a piedi. Ma le code chilometriche consentiranno, in un’epoca di asocialità, di parlare, fare delle interessanti conoscenze, trascorrere le giornate in umana compagnia.
È il libro che iliubo non si stancherà mai di consigliare ai puri di spirito e a chi ha bisogno di spirito. Il libro da tenere sempre a portata di mano: nel comodino della camera da letto, nel mobiletto del bagno, nel cofano dell’automobile, sulla visiera del cappellino estivo, nella patta dei pantaloni. È il libro dei libri, il libro entrato di prepotenza nella top ten mondiale dei libri più osannati dagli amanti della letteratura toccante.
Il Salone, la più grande libreria del Mediterraneo, punta molto sulla forza attrattiva di Ti tocca anche se ti tocchi. Ma c’è ovviamente tanto altro da vedere e da vivere. L’appuntamento di Torino propone i titoli più belli e curiosi, i volumi introvabili e le ultime novità, e-book, audiolibri, libri antichi, fumetti, multimedia. Il Salone è anche un vivace festival internazionale della cultura, con un programma di oltre mille presentazioni editoriali, convegni, appuntamenti, dibattiti, spettacoli e più di 2.000 relatori e ospiti in cinque giorni. Premi Nobel, scrittori, scienziati, filosofi, storici, giornalisti, artisti. Più di tutti accendono l’interesse e la curiosità i grandi nomi di romanzieri, saggisti e intellettuali che difficilmente si possono incontrare in altre occasioni. Qualche personaggio di caratura internazione presenti all’evento torinese: Glenn Cooper, Scott Turow, Jonathan Lethem, Jim Nisbet, Lester Brown, Élmer Mendoza, Amélie Nothomb, Per-Olov Enquist, Lizzie Doron, José Luandino Vieira, César Antonio Molina, Yves Bonnefoy, Zvetan Todorov, Anita Nair, Kiran Desai.
Fra i personaggi italiani, spiccano i nomi di Gianrico Carofiglio, Erri De Luca, Alessandro Baricco, Wu Ming, Gad Lerner, Margerita Hack, Carlo Lucarelli, Gian Antonio Stella, Vincenzo Consolo, Susanna Tamaro, Francesco Guccini, Dario Fo, Umberto Eco, Renzo Arbore, Paolo Bonolis.
Anche l’edizione del 2010 si annuncia un’edizione di successo e dai grandi numeri. Negli ultimi anni, l’afflusso di pubblico si è attestato sulle 300mila presenze: una cifra che pone il Salone al primo posto tra la fiere europee per visitatori. Una visita al Salone è rigenerante. Ci si sente più vivi. Ci si collega in un colpo con il passato, il presente ed il futuro dell’umanità. Si cancella d’un colpo l’umiliante etichetta di paese che non legge. Per cinque giorni, gli amanti del libro avranno la possibilità di provare il massimo del piacere: l’orgasmo spirituale della lettura.
Il programma completo del Salone Internazionale del Libro di Torino lo trovi qui. Clicca pure.
iliubo
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