sabato 17 ottobre 2009

Monty python e le camminate beote

C'è il ministero del Lavoro, quello della Pubblica Istruzione. Ma mancava effettivamente un ministero delle Camminate, delle Passeggiate. Con la crisi economica e l'aumento drammatico della disoccupazione, il ministero delle Camminate sta cominciando a prendere piede in diverse parti del mondo evoluto. Tanti disoccupati, inoccupati, licenziati, non sapendo cosa fare del proprio tempo, invece di rivolgersi inutilmente al Ministero del Lavoro per chiedere e ottenere un'occupazione che non c'è, si rivolgono sempre di più all'innovativo Ministero delle Camminate. C'è tanto da sapere sulle camminate! Non tutti sanno camminare, non tutti sanno passeggiare, abituati a stare chiusi in una fabbrica, in uno studio, in un ufficio per l'intero, santo giorno. Anticipatori del Ministero delle Camminate sono stati in Gran Bretagna i Monty Python. In questo video, risalente addirittura a più di trenta anni fa, il gruppo comico inglese ci fa entrare all'interno dell'avanguardistico Ministero delle Camminate Beote. Non è semplice camminare ed è difficile camminare da beoti, da scimuniti. Non è da tutti. Ci vuole veramente arte!

iliubo

Brian di Nazareth compie 30 anni

Ricorre quest’anno il trentesimo anniversario della produzione di una delle pellicole comiche più discusse: Brian di Nazareth. Il film è stato girato nel lontano 1979 dal genialissimo gruppo de Monty Python (Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones e Michael Palin). Il film rivisita in chiave umoristica e irriverente la figura di Gesù Cristo. Ritenuto un po’ troppo forte, anzi blasfemo, in Italia la pellicola venne colpita e tagliata dalla censura. Fu distribuita solo 12 anni dopo.
Il gruppo inglese è conosciuto in Italia principalmente per il film Monty Python - Il senso della vita (The Meaning of Life) che vinse il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 1983.
I Monty Python sono inoltre autori ed interpreti del Monty Python's Flying Circus, la fortunata serie comica trasmessa dalla BBC tra il 1969 e il 1974, che fu il loro trampolino di lancio e che ha lasciato una profonda impronta nella commedia televisiva britannica. Per celerbare questo geniale gruppo, Iliubo vi propone una delle scene più esilaranti del film Brian di Nazareth: Marco Pisellonio e Incontinentia Deretana.

iliubo

venerdì 16 ottobre 2009

Posti auto per donne in attesa


“Parcheggio riservato alle mamme in attesa”. Un grande cartello attira la mia attenzione mentre scendo dalla macchina per fare la spesa al centro commerciale Upim di Sciacca: “Parcheggio riservato alle mamme in attesa”. Mi giro intorno e non noto altri segnali del tipo “Sosta riservata ai papà in attesa”.
Le “mamme in attesa” al centro commerciale Upim di Sciacca hanno il parcheggio riservato così come altre categorie di clienti speciali come le persone disabili. Un servizio ammirevole e per certi versi curioso. È la prima volta che mi imbatto in un cartello del genere. Non sapevo di posti riservati alle mamme in attesa. Ah! dannata ignoranza! Alla scuola guida, forse, mi è sfuggito. O forse non esiste come segnale stradale? E, dunque, è una carineria, un segno di civiltà, un gesto di sensibilità del titolare del centro commerciale?
Che dubbio atroce!
Ma a chi è venuto in mente?
E’ un fatto normale, da codice della strada?
È un obbligo?
E’ una iniziativa soltanto della catena di negozi Upim che a Sciacca?
A capo della ditta commerciale c’è un uomo o una donna?
Domande a cui chiamiamo a trovare una risposta il commissario Mopntalbano e Sherlock Holmes.
La cosa che più ha solleticato il mio interesse è quell’eufemismo: “in attesa”. In attesa di che? Del marito che è andato a fare la spesa? In attesa di un parcheggiatore abusivo? In attesa di partorire? In attesa che qualcuno aiuti la donna a partorire? In attesa che le portino direttamente in macchina la spesa? In attesa di gentiluomini che l’aiutino a scendere dalla macchina? In attesa dell’amante? In attesa di capire se può o non può parcheggiare la macchina senza essere multata?
La lingua italiana è straordinaria. È una delle lingue più complesse del mondo. Ci permette di tutto. Ci consente di essere chiari così come di essere astrusi, impenetrabili, interpretabili o equivocabili. L’indicazione del parcheggio riservato alle mamme in attesa, comunque, si poteva scrivere in tanti modi. Nel cartello si poteva scrivere, ad esempio, “parcheggio riservato alle partorienti”, “parcheggio riservato alle donne incinte”, “parcheggio riservato alle donne in stato interessante”, “parcheggio riservato alle donne in gravidanza”, “parcheggio riservato alle donne pregne”, “parcheggio riservato alle gestanti”, “parcheggio riservato alle donne fecondate”. O semplicemente utilizzare l’espressione: “parcheggio riservato alle mamme in dolce attesa”. È chiaro che l’utilizzo di una o dell’altra espressione assume un significato diverso, una sfumatura differente: dolce, burocratica, fredda o spregiativa
Fate un po’ voi. Ognuno scrive come meglio gli aggrada. Ma l’uso di una parola o di un’altra evidenzia, anche inconsapevolmente, certe sfumature, certe sottigliezze, o un retroterra particolare dello scrivente.
Un’altra domanda: ma perché non riservare dei posti anche alle puerpere, alle mamme che hanno appena partorito la cui "dolce attesa" si è conclusa con la nascita di un bebè? Perché pensare solo al premaman e non al postmaman? Perché non riservare i posti direttamente alle “mamme”? Ed i neo papà? I neo padri il parcheggio se lo debbono andare a cercare?

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: http://www.iliubo.blogspot.com/”)

domenica 11 ottobre 2009

Libertà, canto contro oppressioni e violenza

Libertà. Libertà da ogni forma di oppressione, schiavitù, prevaricazione e violenza. Un’invocazione, un invito, un grido per una Sicilia finalmente libera. Libertà è il titolo di una canzone composta, nel testo e nella musica, dall’autore agrigentino Raimondo Moncada nel lontano 1996. E’ un pezzo che per tanti anni è stato messo in repertorio dal gruppo di musica etnica Accademia T.P. di Agrigento nei suoi concerti live. “Libertà” ha, tra le altre cose, vinto nell’anno 2008 il terzo premio della sesta edizione del concorso regionale di poesia e canzoni siciliane “Il Paladino” promosso dall’Association Européen Des Cheminots. La versione inserita su Youtube si avvale della preziosa collaborazione del polistrumentista Savio Nocera (tra gli storicoi fondatori del gruppo dei Tinturia) e del musicista Filippo Alessi (Tinturia, Alì Babà, A Banna, ecc.). Savio Nocera ha curato l’arrangiamento e il montaggio, oltre a suonare le chitarre, i flauti, le tastiere e il basso. Filippo Alessi ha curato la struttura delle percussioni. Il pezzo è cantato dallo stesso autore, Raimondo Moncada. Le immagini del videoclip sono di Pino Simonaro, Totò Bongiorno, Fabio Fabiano e Luna Moncada. La produzione è del blog "iliubo" e dell'Associazione "Emanuela Loi" di Agrigento grazie ai quali il file audio è stato riesumato dalla fredda memoria di un computer e messo in rete per essere condiviso con il mondo e invocare tutti assieme la nostra voglia di libertà! come i nostri padri, come i nostri nonni, come... in ogni angolo del pianeta.

Iliubo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...