giovedì 1 novembre 2007

Biglietto d'ingresso per entrare nei cimiteri e commemorare i cari defunti


Bagarinaggio nei cimiteri. I cari defunti sono diventati carissimi. Nelle giornate dedicate alla commemorazione dei morti, si è istituito il ticket di ingresso per i visitatori dei camposanti. Si paga un bigliettone da dieci euro a persona per oltrepassare la soglia dell’ultima dimora e recarsi nella tomba di famiglia per depositare un lumino, per deporre un mazzo di fiori, per recitare una preghiera in suffragio. Si paga solo l’1 e il 2 novembre, solo nei giorni dedicati ai defunti. Una famiglia media, composta da cinque persone, arriva a pagare cinquanta euro. Pagano pure i neonati. Pagano pure i fedeli cani. Pagano tutti e nessuno si lamenta. I dolori sono altri.
Nei giorni dei morti ci accolliamo tutto.
I rimanenti giorni dell’anno l’ingresso è gratuito ma non ne approfitta nessuno. Per 363 giorni l’anno, i cimiteri sono vuoti. Non ci va nessuno. Tutti rimaniamo a casa a commemorare noi stessi. L’1 e il 2 novembre, invece, le città si svuotano. Andiamo tutti al cimitero per ricordare i nostri cari, fare qualche chiacchierata con i familiari di altri cari e timbrare il cartellino. Non importa se una rosa il 31 ottobre ti costava 50 centesimi e il giorno successivo la paghi fino a 25 euro. Non importa se un mazzo di fiori il 31 ottobre lo pagavi 10 euro e il primo novembre, con un prezzo di favore e a lungo mercanteggiato, sei costretto a staccare un assegno da 500 euro. Non importa se per parcheggiare la macchina in quadrupla fila devi pagare 75 euro al posteggiatore abusivo e una multa da 750 euro per grave violazione del codice della strada.
Al cimitero ci vai, ci devi andare l’1 e il 2 novembre. È usanza. Ci vanno tutti e ci dobbiamo andare pure noi, in composto pellegrinaggio. E se ti chiedono 10 euro per l’ingresso al camposanto, mica ti cambia la vita? Specialmente se te li chiedono dopo avere pagato il mazzo di fiori, il kit di lumini, l’impresa di pulizie funebri, la ditta di parcheggio abusivo e la polizia municipale per avere lasciato l’automobile davanti al cancello del cimitero cittadino ostruendo il traffico pedonale. Di fronte a tutto questo, dieci euro di ingresso al camposanto ti sembrano quasi quasi un regalo. Dieci euro ti sembrano così irrisori che cerchi il bagarino di turno per pagargli un ticket maggiorato. Più paghi e più importante diventa la cosa comprata.

iliubo
(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com")

1 commento:

ti tocca ha detto...

Caro iliubo, ti ho scoperto e mi entusiasmi.
Mi chiamo Raimondo Moncada e sono diventato un tuo fan sfegatato.
Annuncio a te e ai tuoi amici che, sull’argomento, ho quasi finito di scrivere un saggio umoristico dal titolo “Ti tocca anche se ti tocchi”.
L’ho fatto leggere a delle persone e sono morte dalle risate.
Ora sto morendo io per i sensi di colpa.
In quest’opera affronto con tono ironico, leggero, ma sempre rispettoso, diversi argomenti: il caro defunti, l’esaurimento dei cimiteri, la commemorazione degli estinti distanti, l’arte del beccamorto, il folclore funebre, il fai da te delle esequie, il mercato delle bare artistiche, il marketing de lutto, gli investimenti finanziari sui decessi e i deceduti, il futuro della morte e tanto altro ancora. È un modo per esorcizzare la morte, per riflettere sorridendo su un argomento che per sua e nostra natura ci fa piangere, specialmente quando ci “tocca” da vicino. Consiglio a tutti di leggerlo perché porta fortuna. Te ne farò avere una copia.
Per chi volesse saperne di più può scrivermi a : raimondomoncada@yahoo.it

Ciao iliubo, sei grande

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