giovedì 27 dicembre 2007

Rito di fine anno: tirare la catenella al cesso mentale


Fatemi svuotare il cervello in questo ultimo scorcio di 2007 come rito di fine anno. Voglio riempire la scatola cranica di idee nuove, originali, innovative, sorprendenti, meravigliose, favolose, magiche, coinvolgenti, magnetiche, virtuose. Voglio svuotare il teschio di tutte le impurità, di tutti i residui calcarei lasciati da vecchi pensieri, ragionamenti desueti, elucubrazioni vane. Voglio resettare il cervello per ricominciare da capo, per ripartire da zero con nuovo slancio, con nuovo ardore, con nuova passione, con nuovo entusiasmo.
In questi ultimi giorni di dicembre, fatemi tirare con forza la catenella allo sciacquone del mio cesso mentale. Permettetemi pure di passare il sempre caro spazzolone imbevuto con acido muriatico o con altri prodotti simili capaci di ripulire, igienizzare, sanificare (così come sento in molte pubblicità televisive dove ti vorrebbero convincere che in un water pulito con “Cesso più” ci puoi non solo fare i bisognini ma addirittura mangiare e bere! Ma lo avete mai visto un imprenditore di prodotti igienizzanti sradicare un gabinetto e usarlo come boccale di birra?). Allo scoccare della mezzanotte del 2007, voglio essere pulito, profumato e vuoto come sono vuoti i monaci zen in meditazione. Voglio essere una persona pura, svecchiata, ricarburata, revisionata, rilucidata, riprogrammata per un 2008 tutto da vivere, tutto da gustare, tutto da conquistare, tutto da mangiare, tutto da spolpare fino alla fine.
Ora consentitemi di fare un bagno rilassante, sgrassante e profumante che è già da undici mesi e mezzo che non mi lavo! Me ne sono accorto oggi entrando in un affollatissimo centro commerciale per comprare dei regali ai miei familiari. Il mega negozio si è improvvisamente svuotato. Quando sono andato per pagare non c’erano neanche le cassiere. Sono tutti scappati, riparandosi all’aperto per respirare. Ho capito che c’era qualcosa che in me non andava non appena si è azionato l’impianto antincendio con tutti i bocchettoni a puntamento intelligente indirizzati verso di me. Ho preso così coscienza della mia zozzezza nauseabonda la cui dimensione fisica e metafisica è paragonabile solo a un cesso utilizzato a fine anno dopo gli straripanti cenoni.

iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

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