giovedì 9 ottobre 2008

Essere nullafacenti impegnati e non fannulloni


Si può anche non fare nulla nella vita. Al mondo abbiamo pure questa facoltà. Non fare nulla. Essere nullafacente e nullapensante. Tenere a riposo la mente e il corpo o almeno non sovraccaricarli in eccesso. Non avere pensieri. Non fare alcun movimento. Non tenere alcuna agenda. Non tenere alcun impegno giornaliero. Non appesantirsi il cervello di attività, esercizi, studi, ragionamenti, riflessioni, proiezioni, programmazione. Niente. Non dobbiamo fare niente. Il vuoto assoluto, il vuoto siderale. Dobbiamo abituarci ad alzarci la mattina senza trilli di sveglia, aspettando l’apertura spontanea delle palpebre e non preoccuparci di nulla così come non si preoccupano gli animali, così come non si preoccupano le piante. Fare professione di nullafacenza. Non dobbiamo preoccuparci di lavorare, studiare, fare carriera, trovare il cibo, vestirci, mettere benzina all'auto. Non dobbiamo preoccuparci di nulla. Preoccuparsi fa venire l’ansia e l’ansia fa venire strani pensieri e i pensieri stressano, appesantiscono, ci fanno sentire male. Non fare nulla. Restare fermi. È la vita che deve avere cura di noi, della nostra salute, del nostro corpo, del nostro domani. Noi dobbiamo vivere come vivono i passerotti, come vivono le rose del nostro giardino. C’è sempre qualcuno che pensa a loro. I monaci buddisti stanno giornate intere immobili, seduti sul rigido zagu in meditazione a fare zazen. I fedeli di tante confessioni religiose stanno ore ed ore fermi in preghiera. "Ora et labora" (prega e lavora) dicevano gli antichi. "Ora et ora", ci suggeriscono i presenti attuali. I soldi non contano nulla, ci affaticano, ci affannano, ci inquietano, così come non contano nulla i pensieri, le azioni, le borse, i risparmi che in pochi istanti e davanti ai nostri occhi vanno in fumo bruciati dalle bolle speculative finanziarie. Anni e anni di duro lavoro, di complicati calcoli, di lunghe sedute dall’esperto di banca laureato alla Bocconi per mettere da parte le nostre sicurezze per il futuro disciolti in un niente, spariti. Non fare niente è meglio. Non guadagni, non metti da parte denari, non ti preoccupi di niente. Vivi la tua vita senza pensieri, distante dalle fonti ansiogene. Libera la mente! Libera la mente! Libera la mente! Ma con intelligenza perché rischi di diventare demente! Devi sforzarti a essere un nullafacente impegnato ma non troppo. Un nullafacente con equilibrio. Almeno per non essere etichettato con disprezzo come un inutile fannullone.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

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