mercoledì 30 gennaio 2008

L’Ipod spegne le bombe, la comunicazione le orecchie


Parlare per forza. Comunicare per forza. Mettersi in contatto per forza. È l’ossessione del terzo millennio, il millennio delle super tecnologie, della multimedialità, dell’informazione che viaggia alla velocità della luce dei pensieri.
Penna, carta, cartoline, posta, computer, internet, e-mail, cellulari, sms, telefono, telegrammi, graffiti: strumenti antichi e moderni per le nostre public relation. Mezzi per dire con efficacia e compiutezza: Tvb (ti voglio bene), Vfc (vaffanc…), Tataclpcp (Ti amo e ti adoro come la pasta col pomodoro). All’appello mancano da qualche anno i segnali di fumo. I motivi sono molteplici. Ricordiamo, per tutti, i rigorosi divieti proprio contro il fumo e le leggi contro le emissioni inquinanti nell’atmosfera. È una delle cause del declino cinematografico dei leggendari Indiani d’America.
Si parla tanto. Si scrive tanto. A fine anno solo dal mio cellulare sono partiti non so quanti miliardi di messaggi nei cinque continenti (tutti uguali: "Tanti auguri e felice anno nuovo"). Il chiacchiericcio accompagna le nostre giornate in auto, al pub, a casa, nella doccia, nel bidet con la radio o la tv sempre accesi per non sentirci soli anche quando siamo in compagnia. Il silenzio è andato in pensione, è diventato ingombrante e sinonimo di povertà, di assenza. Camminiamo senza udito, con le orecchie tappate dalle cuffiette dell’Ipod la cui musica a tutto volume ci fa da colonna sonora mentre siamo sul tram, mentre andiamo a un funerale, mentre litighiamo con il capoufficio, mentre ci facciamo una nuotata in piscina, mentre siamo interrogati dal professore di matematica, mentre stiamo facendo all'amore. Se fuori ci sono le bombe, l’Ipod ci aiuta a non sentire nulla, a estraniarci. Se non parli, se non scrivi, se non gridi, se non ti fai sentire, se non sei al passo coi tempi non sei nessuno o meglio sei niente miscelato col nulla. Meglio il silenzio assordante e il vuoto sonoro che ci fanno vivere una vita-discoteca dove cantare e ballare per affermare se stessi e la propria essenza di uomini logorroici o donne pettegole.


iliubo


(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

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