sabato 2 febbraio 2008

Verduravale, successo di pianti contro l'allegria del Carnevale


Clamoroso in Sicilia. Prende sempre più piede il Verduravale, evento inventato da iliubo per contrastare il secolare strapotere del Carnevale. Le adesioni giungono a profusione. Non si sa più dove metterle. Il Verduravale è una manifestazione unica al mondo. Si trova in provincia di Agrigento, terra di grandi letterati, scrittori, inventori e creativi. Ha il copyright del genio universalmente incontrastato di iliubo che annuncia il prossimo inserimento nel Guinness dei primati.

Ma cos’è il Verduravale? E perché ha avuto subito uno strepitoso successo?
Il Carnevale muove migliaia di persone vogliose di farsi contagiare la voglia di divertirsi, di dimenticare i problemi della quotidianità, il caro vita, il giro vita, il collo vita, il salva vita. Ma ci sono altre migliaia di persone con le palle disintegrate (partecipate sull'argomento al sondaggio di iliubo) che non ne vogliono sapere di sorridere e di farsi trascinare dall’allegria dei Carnevali organizzati. Ed è a questo target che iliubo si è rivolto con un ammirevole e commovente trasporto filantropico. Il Verduravale è una manifestazione popolare che attira e trascina le masse tristi, disperate, masochistiche, depresse, scoraggiate, addolorate, infelici, disilluse. A questa gente, il Verduravale offre la possibilità di soffrire, amareggiarsi, disperarsi, abbattersi, piangere in modo convinto e organizzato. La disperazione popolare dura una settimana così come il carnevale. E come il carnevale si organizzano sfilate di carri e di gruppi mascherati. L’unica differenza è che a sfilare al verduravale non sono i festanti carri allegorici, ma i più lugubri carri funebri con al seguito un corteo di persone afflitte con viso corrucciato in costume nero da funerale, scialle nero, occhiali neri, fazzoletto nero, lacrime nere, trucco nero, scarpe nere, calze nere, cintura nera, mutande nere, reggiseno nero, umor nero. Il Verduravale ha anche i suoi caratteristici inni. Mega amplificazioni in piazze-discoteca sparano ad alto volume requiem remixati che danno il ritmo a gente che ama il ballo. La manifestazione ideata da iliubo sta riscuotendo un grandissimo successo. Il motivo? Ci sono persone secondo le quali non c’è al mondo nulla per cui vale la pena di sforzare i muscoli facciali e ridere. Gli scienziati hanno, tra l'altro, dimostrato che durante una risata si impegnano più di 60 muscoli del corpo, mentre per piangere se ne usano soltanto una ventina. Ridere, insomma, stanca. E ridere se non c’è niente per cui ridere stanca di più. Facciamoci, al contrario, coinvolgere dallo strazio. Piangiamo profondamente. Le lacrime a dirotto fanno bene alla salute. Secondo gli studiosi, le lacrime ci liberano dalle tossine, neutralizzano i dannosi effetti dello stress moderno, potenziano il sistema immunitario, ci proteggono dalla depressione, mantengono un invidiabile stato di forma e di benessere psico-fisico. Io piango sempre: al lavoro, al supermercato, mentre pago le tasse della casa, mentre pago le tasse per l'immondizia, pentre pago l'acqua, mentre pago inseguendo gli aumenti della benzina, mentre pago il canone della tv, mentre pago l'assicurazione dell'auto, mentre pago il bollo auto, mentre pago l'autostrada, mentre pago lo psicanalista per piangere. Piango e mi sento bene.

iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)
P.S. Per maggiori approfondimenti sul tema, non perdetevi l'annunciato prossimo saggio umoristico del nostro amico Raimondo Moncada "Ti tocca anche se ti tocchi"

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