sabato 15 marzo 2008

Baciamo le mani a Voscenza


Baciamo le mani! È un modo di dire tipico in uso nel meridione d’Italia ed in tutti i sud del mondo. È un’espressione colorita che si adopera per manifestare sincera amicizia. È sintomo di sviluppo culturale, emancipazione, libertà, uguaglianza sociale, democrazia, pari dignità. È tradizione nell’innovazione. È modernità.
Ecco di seguito l’utilizzo nel gergo letterario dell’aulica fraseologia. Per gli esempi esplicativi prendiamo in prestito la cara matre lingua siciliana.
Baciamo le mani a essi. Rispetto immenso abbiamo per tutti i lor signori. Ci inchiniamo, facciamo ossequiose riverenze, ci abbassiamo la testa già calata di fronte alle voscenze vostre illustrissime. E baciamo le mani! A terra strisciamo, nel fango ci inzuppiamo, in ginocchio camminiamo fino ad arrivare alla destinazione ambita per baciare le mani alle vostre rispettabilissime vossignorie. È questo che vossignoria vuole!? No, non c’è bisogno che vossignoria si lava le mani. Profumate devono essere! Profumate di fatica e di sudiciume. Sporche, sporchissime, con tutta la peluria bionda diventata nera e con tutta la peluria nera diventata bionda. Stassi comodo. Non si disturbasse. La colpa nostra è. Sempre nostra è! Voscenza niente ci trase. Ci dia l’onore di pulirle le mani a corpa di vasatuna insapunati. Il bisogno nostro è!

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

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