giovedì 14 ottobre 2010

Vittoria Giunti, il viaggio di Gaetano Alessi


Una partigiana. Un’amante della libertà. Un personaggio straordinario, colto, sensibile, intellettuale, umile di una nobile umiltà. Una donna del popolo e per il popolo. Ricca di cuore e di passioni. Instancabile. Coerente e fedele nelle idee e nei valori in cui credeva e che incarnava con una semplicità disarmante. La prima sindaco non maschio della Sicilia. E, forse anche, la prima sindaco non siciliana dell’isola. Lei è Vittoria Giunti, fiorentina, una strada spalancata per una brillante carriera accademica che abbandonò assieme alla sua cara Toscana per combattere la sua seconda resistenza in terra di Sicilia, accanto al compagno di una vita: Totò Di Benedetto, anch’egli partigiano, per tanti anni parlamentare del Pci e sindaco di Raffadali. Vittoria Giunti è stata così straordinaria che durante la sua straordinaria esistenza non ha mai parlato di sé e degli eventi che l’hanno vista grande protagonista dalla Resistenza al nazi-fascismo alla nascita dello Stato democratico. Una donna che si è raccontata solo negli ultimi istanti della sua vita ad un giovane di Raffadali, al giornalista e scrittore Gaetano Alessi, regalandogli una preziosa eredità spirituale. La sua storia è diventata un libro. Il volume porta un titolo emblematico: “Le eredità di Vittoria Giunti”. Il libro, autoprodotto, è già alla seconda edizione. E anche la seconda edizione è quasi esaurita. La storia di Vittoria Giunti comincia ad essere conosciuta in tutta Italia per come merita. E non solo grazie al libro. Gaetano Alessi, emigrato da anni a Bologna ma con il cuore piantato a Raffadali, gira l’Italia in lungo e in largo, in verticale e in orizzontale, per parlare di questa donna straordinaria. “Le eredità di Vittoria Giunti” sarà presentato anche domani, venerdì 15 ottobre 2010, con inizio alle ore 20,30 nell’auditorium comunale di Conselice, in provincia di Ravenna, “l'unico comune in Italia – ci rocorda Alessi nel suo profilo facebook - ad avere un monumento dedicato alla stampa clandestina... quindi nostra patria... patria di Ad Est” il giornale che lo stesso autore ha fondato nel suo paese. L’evento ha il patrocinio del Comune di Conselice e dell’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Ma è lungo l’elenco delle presentazioni de "Le eredità di Vittoria Giunti":

- 13 giugno 2009 a Raffadali (Agrigento)
- 4 settembre 2009 Santa Elisabetta (Agrigento)
- 5 settembre 2009 Agrigento
- 15 febbraio 2010 Agrigento (Istituto professionale “Nicolò Gallo”)
- 14 maggio 2010 Sant'Agata sul Santerno (Ravenna)
- 21 giugno 2010 Bologna (Festa Unità Due Madonne)
- 25 luglio 2010 Fidenza (Parma) (Festa de L'Unità)
- 3 settembre 2010 Parma (Festa de L'Unità)
- 5 settembre 2010 Ravenna (Festa de L'Unità)
- 18 settembre San Pancrazio Parmense (Parma)
E non è finita qui. Dopo Conselice, ci sono tanti altri appuntamenti. Il 28 ottobre Gaetano Alessi parlerà del libro e di Vittoria Giunti all’Università di Parma, il 30 ottobre a Galliera in provincia di Bologna. Nel mese di novembre, aspettano ancora Gaetano Alessi Reggio Emilia, San Pancrazio Parmense e Lugo, comuni in provincia di Parma. L’autore ha anche una possibilità di presentarlo a Londra, presso la comunità dei tanti italiani residenti oltre manica.
Straordinario!
"La storia di Vittoria Giunti – dice Gaetano Alessi - è una storia che parla di riferimenti etici e di sogni una storia che era stata dimenticata e che la fortuna ha voluto mettere sulla nostra strada"
“Questo libro – aggiunge l’autore – è, innanzitutto, un seme piantato nel ricordo, nella memoria più bella dell’Italia. Vittoria è un personaggio che, a mio parere, rappresenta l’idea della sinistra italiana. Lei, partigiana, ottima matematica (aveva frequentato l’Istituto di Alta matematica di Roma) aveva davanti a sé un futuro sia accademico sia parlamentare, e semplicemente scelse di rimanere in Sicilia, prima donna sindaco dell’isola, nel 1956, nel comune agrigentino di Santa Elisabetta; scelse di lavorare in Sicilia, di amare e di dedicarsi al popolo siciliano".
Numerose sono state le recensioni su La Repubblica, La Sicilia, Noi Donne, Narcomafia ecc.
La prefazione è del giornalista RAI e già direttore di Articolo 21 Giorgio Santelli.

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