giovedì 21 maggio 2015

Il guru e le palle del guru

Un guru è un guru. Lo segui in quanto guru. Ci credi a occhi chiusi, perché quello che dice il guru è vebbo.  Anche se dice che una palla è un cubo che rimbalza, tu no hai dubbi: "Lo ha detto il guru, è così: è il vebbo"
Tutto diventa a forma di cubo. I tuoi occhi vedono solo cubi. 
E lo difendi, perché è giusto che il discepolo difenda il proprio guru: "Lo ha detto il guru, è così: è il vebbo"

Se cominci ad avere dubbi sul guru, è finita. La obba fede si incrina. Viene meno il rapporto di fiducia. Conviene cambiarlo, trovare subito un altro guru, un guru in grado di dare le risposte che cecchi

Lo trovi, finalmente. E lo segui nel suo bel credo. Il neo guru afferma, però, che la palla è una piramide che rimbalza. Si alza da terra piramidalmente e rimbalza sotto i tuoi esterrefatti bulbi oculari. Sbalorditivo! 

Il precedente guru si è sbagliato: la palla non è un cubo. 

Ci credi. È il tuo nuovo guru. E lo difendi. Difendi il nuovo vebbo e le palle piramidali. Anzi tu stesso, obbo di guruna fede, cecchi di convincere altri che le palle non hanno nessuna parentela con i cubi e neanche con le sfere ("si sono mai viste palle cubiche o sferetriche?"). 

Si possono rompere, questo sì. Lo accetti. Tutto si rompe, anche le palle. È nella loro natura. Ma quelle del tuo nuovo guru sono indistruttibili e accarezzano la terra oltre all'intiero spirito del tuo essere. 

Raimondo Moncada

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