domenica 30 dicembre 2007

Sciopero dei cammelli, a rischio le vacanze di fine anno di milioni di italiani per la paralisi dei trasporti


Fine anno difficile, irto di insidie e disagi nel trasporto pubblico e privato. Il Sin.ca.dro, il Sindacato dei Cammelli e Dromedari, ha deciso che lo sciopero della categoria proseguirà anche nei giorni 30 e 31 dicembre 2007. Possibile un ulteriore allungamento per capodanno e l'Epifania.
La protesta, com'era prevedibile, ha gettato nel panico milioni di italiani in procinto di partire per le vacanze di fine anno e, in particolare, chi aveva già prenotato un viaggio nel deserto a dorso degli irrinunciabili camelidi.
Lo sciopero potrebbe allargarsi ai muli e agli asini, unici mezzi di locomozione in una Sicilia equinadipendente dopo avere colpevolmente abbandonato le Ferrari e le Maserati.
I somari delle scuole in queste ore sono riuniti in assemblea per decidere il da farsi. Se si fermano pure i somari, l’Italia rischia seriamente la paralisi totale.
“L’agitazione – afferma Kara Cammella, responsabile nazionale del Sin.ca.dro - ha registrato un'adesione pressoché totale a conferma di uno stato di reale malessere e esasperazione della categoria".
Secondo le organizzazioni sindacali, solo in Italia, sono scesi in piazza 700 milioni di manifestanti. Secondo fonti della Questura, che ha fatto alzare in volo centinaia di migliaia di elicotteri per tenere sotto controllo la situazione, di manifestanti finora se ne contano solo 7: la leader sindacale, tre vecchi cammelli e tre dromedari sciancati. Dove siano i restanti 693 protestanti non è dato sapere.
La categoria chiede al governo agevolazioni fiscali, l’eliminazione delle accise sull’acqua e mulattiere più moderne. Il caro euro, sostengono, rischia di azzoppare per sempre il settore del trasporto a zampa.
L’agitazione sta paralizzando la penisola dalle Alpi al Villaggio Mosè, da Milano a Montallegro, da Venezia a Ribera, da Bolzano a Sciacca, da Raffadali a Santa Elisabetta. I manifestanti hanno bloccato i caselli autostradali, le stazioni ferroviarie, gli imbarcaderi. A rischio ci sono non solo le vacanze di fine anno di milioni di migliaia di italiani, ma anche l'approvvigionamento di carburanti, acqua potabile, acqua inquinata, alimentari freschi e avariati, in particolare carne, frutta e verdura.
La Commissione di garanzia sugli scioperi considera irregolare lo stop perché non rispetta l'intervallo minimo di 10 giorni. E' stata segnalata anche la concomitanza dell'interruzione dei servizi pubblici alternativi come il trasporto spaziale, quello aereo e ferroviario.
L’italiano trascorrerà non solo il capodanno a casa ma lo trascorrerà senza né cena né cenone: a pedi e mortudifami! come direbbe un insigne accademico della Crusca.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

Nell’immagine in alto, scattata dalla fotografa londinese Samantha Capitano, uno dei manifestanti in un posto di blocco

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