lunedì 14 gennaio 2008

Carnevale 2008, maschera di Er Monnezza soppianta Pulcinella


Mettersi la maschera di Carnevale e sparire dalla circolazione. Diventare invisibili. Diventare altri, quello che si vorrebbe essere o, anche, quello che non si vorrebbe essere. E’ questo il Carnevale, una pura follia autorizzata per mettersi o togliersi la maschera nel senso non letterale della parola. Per qualche giorno usciamo fuori da noi stessi. Le persone felici possono provare ad essere Lacrimoni, pagliacci con le lacrime a dirotto. I depressi possono indossare la maschera dell’allegria di Mister Risata. I ricchi possono indossare i panni degli straccioni. I poveri possono provare a fare i ricchi (come non lo so! ma con la convinzione si può tutto!). In occasione della sfavillante festa del Carnevale diamo sfogo alla valvola della insana pazzia. Scarichiamoci (non in senso fisico della parola!). Scateniamo la fantasia e ogni voglia repressa: facciamo quello che non abbiamo mai fatto! siamo quello che non siamo mai stati! Approfittiamo, nei primi giorni di febbraio 2008, delle coinvolgenti sfilate deimeravigliosi Carnevali d’Italia. Stacchiamo il biglietto per partecipare al gratuito divertimento nei manicomi di strada legalizzati. Lasciamoci travolgere dalla contagiosa allegria di popolo. Ubriachiamoci di coriandoli e stelle filanti per dimenticare i problemi quotidiani: le ultime 48 rate del mutuo da pagare, la riunione condominiale a cui inderogabilmente dobbiamo partecipare, la condanna a morte (meglio comunque di una assemblea di condominio).
In Italia abbiamo l’imbarazzo della scelta con i Carnevali più belli e divertenti d’Europa, secondi solo a quelli di casa mia. In Sicilia ci sono gli straordinari carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imprese e gli sconosciuti celeberrimi carnevali di Carrapipi, Funnacazzu, Luzzu Anticu. Nelle altre regioni, da tenere in considerazione Venezia, Viareggio, Putognano e Cento (di cui vi forniamo tutte le notizie utili essenziali).
Senza esitazione, mettendo da parte timidezze e vergogne, prenotiamo la nostra maschera. Ildossiamo il costume più adatto a noi e accodiamoci ai chilometrici cortei colorati di gruppi in maschera che stanno dietro ai mastodontici e artistici carri allegorici in cartapesta, veri capolavori dell’arte moderna contemporanea coeva antica tradizionale. La maestria dei carristi carnascialeschi anche quest’anno si sbizzarrirà facendoci divertire con la satira politica, facendoci sganasciare ponendo l’accento sull’aumento delle tasse e del costo della vita, facendoci morire dalle risate esaltando il profumo degli inebrianti rifiuti campani che, per solidarietà nazionale, sono stati distribuiti in tutt’Italia (con le Regioni e i Comuni che hanno fatto a gara e a pugni per riceverli e divertirsi: perché a Carnevale ogni scherzo vale!). Il Carnevale 2008 sarà un vero piacere.
Solo Pulcinella sarà triste e ne avrà ben donde. Ci vorrà la maschera per girare per le strade della sua cara Napoli, la maschera di Er Monnezza.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)
Nella foto, un’immagine dello storico Carnevale di Sciacca in provincia di Agrigento. 



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