
Il prezzo sempre più proibitivo del petrolio al Sud ci fa un baffo. In Sicilia abbiamo scoperto il modo per consumare poco o non consumare affatto i carburanti. E dunque non impoverirci facendo arricchire i padroni del mondo. E' la prima volta al mondo che si contrasta seriamente il caro-petrolio.
Il prezzo del barile raddoppia ogni tre mesi, in Italia, in Europa, in tutto il Mondo? Il prezzo del greggio in un anno è passato da 60 dollari a quasi 130 dollari al barile? Noi, ad Agrigento, ci mettiamo a ridere. Se entrate in un allevamento di galli e galline, a Palma di Montechiaro come a Porto Empedocle, Raffadali, Ribera e Sciacca, notate che anche i polli ridono della corsa al rialzo del prezzo dei carburanti.
I petrolieri, gli affaristi, gli speculatori credono di approfittarsi della nostra dipendenza dall’oro nero, principale fonte di energia. La radicata convinzione è il loro punto di forza. Questi signori ci hanno prima costretto a fondare la nostra vita sull’oro nero (trasporti, riscaldamento, mobilità, gelati, panino con la milza o con le panelle ecc.) e ora ci aumentano a dismisura il prezzo. Ma la pacchia è finita, cari signori e signore dei miei piedi scalzi e con le bolle. Ogni bravo conterraneo, nel suo piccolo, e in un momento in cui si assiste a un preoccupante immobilismo, sta cominciando a fare la propria parte per corrodere sempre di più questo inossidabile potere.
C’è chi ha rispolverato i folcloristici carretti siciliani. C’è chi si è rimesso a cavalcare animali e ad arrivare in ufficio, in banca, in questura, in prefettura, con cavalli e muli. Ci sono bambini che si sono fatti comprare dei pony o degli asini (vedi foto) dai genitori, per andare all’asilo o alle elementari a dorso di economici quattro zampe. Un pieno di fieno e via!
Solo diminuendo l’altissima domanda degli idrocarburi – mi dice mia figlia di 7 anni - si può ridurre il prezzo del petrolio in un mercato impazzito.
C’è chi ha rispolverato i folcloristici carretti siciliani. C’è chi si è rimesso a cavalcare animali e ad arrivare in ufficio, in banca, in questura, in prefettura, con cavalli e muli. Ci sono bambini che si sono fatti comprare dei pony o degli asini (vedi foto) dai genitori, per andare all’asilo o alle elementari a dorso di economici quattro zampe. Un pieno di fieno e via!
Solo diminuendo l’altissima domanda degli idrocarburi – mi dice mia figlia di 7 anni - si può ridurre il prezzo del petrolio in un mercato impazzito.
Io, personalmente in persona, pendolare per necessità, ho cominciato da qualche giorno a spingere a mano la mia macchina - una pesantissima station wagon Peugeot - alla faccia dei piazzisti di gasolio. In apparenza è una faticaccia immane. Ma prendo l’erculea attività come sano esercizio ginnico, cogliendo i lati positivi della situazione d’emergenza. Nella vita, d’altronde, è importante convincersi delle cose.
Spingendo l’automobile per chilometri e chilometri:
- faccio ginnastica;
- risparmio i soldi della palestra,
- mi mantengo in forma;
- risparmio i soldi del carburante;
- risparmio i soldi del gommista;
- risparmio i soldi del meccanico;
- non inquino l’aria e i miei polmoni di gas di scarico.
iliubo
Spingendo l’automobile per chilometri e chilometri:
- faccio ginnastica;
- risparmio i soldi della palestra,
- mi mantengo in forma;
- risparmio i soldi del carburante;
- risparmio i soldi del gommista;
- risparmio i soldi del meccanico;
- non inquino l’aria e i miei polmoni di gas di scarico.
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