sabato 7 giugno 2008

Miss e mister scorfano, bruttezze mozzafiato


Miss bruttezza! Il mio sogno. Mister scorfano! La mia ambizione. Ho sempre desiderato un premio per la mia apparenza estetica, per il mio guscio, per il mio contenitore, per il mio aspetto.
Orripilante è bello! Perché no!
Chi è che ha determinato i canoni della bellezza? Lo voglio guardare in faccia, sto' stronzo!
Chi ha deciso che uno scorfano deve essere e rimanere uno scorfano?
Pensa che sfiga nascere scorfani e poi sentirtelo ripetere per tutta la vita. Sono marchi che ti segnano a fuoco fin dalla nascita. Sono stati esistenziali che ti avvolgono e ti condizionano nel pensare e nell'agire in ogni attimo della tua vita, alimentando processi di emarginazione e autoemarginazione. I canoni estetici, le convenzioni sociali, le mode, l’opinione ricorrente, il giudizio universale, possiedono una potenza distruttiva paragonabile a una bomba atomica: vanno in distruzione animo, cuore e cervello. E' enorme la responsabilità di quel qualcuno che decide sul destino degli uomini e delle donne in base alla loro apparenza esteriore. Perché purtroppo c'è sempre qualcuno che decide il tipo di aspetto esteriore che si deve accettare e quello che si deve scartare. E tu, bello o brutto, ti ritrovi di colpo ai margini della società: ieri al centro dell’attenzione, oggi da buttare nel cestino. Accade così con i beni di consumo: oggi la tua auto è la migliore in circolazione per bellezza morfologica, domani sarà superata perché i designer studieranno una forma nuova da imporre al gusto universale. E così, l’auto bella diventa l’auto brutta, l'auto da cambiare in fretta.
Pensa che bello essere giudicati belli! Pensa che bello prendere coscienza della propria bellezza. Pensa che bello sentirsi comunque belli. Pensa che bello sentirsi guardati per belli. Pensa che bello guardarsi allo specchio e ammirare la propria bellezza. Pensa che bello farsi una passeggiata in centro e tutti a girarsi verso di te con la lingua di fuori a dire alla siciliana: che gran pezzo di sticchio!
Sostengono i nostri esperti periti che il giudizio sulle cose e sulle persone si formi sulla primissima impressione esteriore. Non ci interessa se l’auto che ci piace abbia un motore scadente, così come non ci interessa che la donna o l’uomo dei nostri desideri non abbiano profondità d’animo e cultura. Ci piacciono e basta. Ma pensa che bello per un uomo canonicamente brutto, essere considerato un’orata dopo una vita da scorfano.
Vorrei tanto sapere chi ha deciso la mia scorfanaggine? E perché, poi, si deve nascere scorfani? Il nascituro non può rivalersi sui genitori se viene al mondo che non si può guardare tanto è brutto? Non ci potrebbe essere una sorta di contratto all’atto del concepimento? Il bambino, quando è ancora feto, può ammonire i futuri genitori dicendo: "Fate pure quelle cose lì ma state attenti che se nasco brutto ve la faccio pagare cara ed amara!"
Le malformazioni si pagano, specie se debbono durare tutta la vita.
Come riparazione sociale, dovremmo cominciare a sovvertire tutti i canoni estetici, a considerare bello ciò che è stato finora considerato brutto e a cominciare a celebrare miss e mister scorfano come se fossero miss e mister bellezza.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: www.iliubo.blogspot.com”)

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