venerdì 30 maggio 2008

Crisi marinerie, tramonto di un’economia e di una dieta

Senza pisci nun si piscia. Dicevano gli antichi, molto saggi in fatto di pisciari. Tradotto dalla lingua madre nel dialetto italiano: senza pesce non si produce ricchezza spirituale, corporale, intellettiva e materiale.
Il pesce ha sempre fatto bene all'economia della Sicilia in specialmodo alle città di lunga tradizione marinara. La carne di pesce è indicata per le tasche (perché dà il pane a migliaia di famiglia che lavorano nel settore ittico) ed è indicata per molte diete salutari (non nel senso del saluto: ciao!). L’alto contenuto di principi attivi come il fosforo fa bene all’intelligenza e ad una mens sana in corpore sano (mensa sana incorporo sano). È vero. L’ho provato personalmente di persona. Rimasto senza pesce per un mese, non solo non sono andato più in bagno, ma non sono più riuscito a ricordarmi il tragitto per andare al lavoro. Strano, ma vero! Senza pesce diventi cretino e la mamma dei cretini è sempre incinta! Ricordiamocelo sempre.
È rinomata la bontà del pesce azzurro, del pesce pescato nel Mare Nostrum, nel nostro caro mar Mediterraneo, grazie al quale come siciliani abbiamo subito infinite dominazioni di pisciara stranieri provenienti da ogni dove. Il pesce azzurro è un pesce che viene venduto in tutto il mondo perché ha quel qualcosa che altri pesci non hanno. Per colpa del caro gasolio e di altre diavolerie normative, rischiamo di non trovarci più il nostro pesce fresco a tavola e di mangiare solo pesce in scatola proveniente dai mari cinesi. Da oggi le marinerie della provincia di Agrigento (Sciacca, Porto Empedocle e Licata) si sono fermate per protesta. Armatori e pescatori sono esasperati perché, sostengono, i costi di una battuta di pesca superano di gran lunga i guadagni. Il responsabile principale della gravissima crisi del settore è la paurosa impennata del costo del carburante. Non conviene più uscire a mare per pescare. Conviene, invece, mettere il pesce già pescato nei motori oppure bersi sulla terraferma il caro gasolio e darsi fuoco, tanto è diventato pregiato. Ai marinai e a tutti gli altri comparti economici che stanno soffrendo l'impazzimento del mercato internazionale, la nostra piena solidarietà. Ai governi di Bruxelles, Roma e Palermo un appello: fermate il caro-petrolio! Rischiamo di fermarci tutti. Per sempre.

Iliubo

(© materiale originale, se adoperato al di fuori da questo blog riportare la dicitura: "autore iliubo - tratto da: http://www.iliubo.blogspot.com/”)

Leggi:
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- Auto ad acqua e pipì
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- Riforme "ad fungiam"
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Per risparmiare sul prezzo dei carburanti, comincia finalmente a diffondersi il fenomeno delle cosiddette "pompe bianche". Si intravede un po' di sana e vera concorrenza. Per approfondire leggi l'articolo del corriere: Caro-petrolio? Ecco la benzina low cost

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